Benvenuti in Masseria Malvindi! Essa sorge nell'agro dell’antica città messapica di Mesagne ai margini della via Appia antica che in tempi romani congiungeva la capitale dell’impero, Roma all’importante porto di Brindisi. Nel periodo medievale la zona della Masseria venne interessata dal passaggio del Limitone dei Greci: che segnava il confine tra i il territorio occupato dai Bizantini, a sud, e quello occupato dai Longobardi, a Nord.
La struttura vanta una reception aperta 24 ore su 24 e una piscina all'aperto.
Potrete sorseggiare un drink al bar. Tutte le camere dell'hotel sono dotate di TV a schermo piatto. Le camere sono dotate di bagno privato con set di cortesia, mentre alcune unità vantano anche una terrazza. La struttura dista 40 km da Lecce e 21 km da Brindisi.
La Masseria Malvindi dista 24 km dall'Aeroporto più vicino, quello di Brindisi-Salento, e fornisce un servizio di navetta aeroportuale a pagamento.
Il limitone aveva inizio ad Otranto, allora centro di grande importanza strategica, e costeggiando la via Traiana, che congiungeva Otranto a Lecce e a Brindisi, per proseguire sino a Roma, arrivava nei pressi della distrutta citta di Valesio, vicino a S. Pietro Vernotico. Il Limitone si staccava dalla via Traiana dirigendosi a Levante e ancora oggi, nei pressi della masseria Malvindi, si puo’ notare parte dell’antico tratturo, pavimentato con le antiche ‘chianche’.
Poco distante dalla masseria, scavi archeologici eseguiti dal 1986 hanno messo in luce un impianto termale di epoca romana. Tale impianto, composto di 3 vani, era parzialmente pavimentato con mosaici, rimossi dalla Soprintendenza ai Beni Monumentali della Puglia affinchè fossero sottoposti a restauro. Nel 2° ambiente, riscaldato ad ipocausto, sono state messe in evidenza le ‘suspensurae’, pavimento sospeso sotto il quale passava aria calda allo scopo di riscaldare il ‘calidarium’, cioè la vasca di acqua calda.
L’acqua è presa dal torrente che ancora oggi scorre nei pressi, la cui sorgente è a poche centinaia di metri dalla masseria Malvindi, e che si può osservare attraversando il ponte di epoca romana che congiunge la masseria alla strada principale. L’estensione dello scavo documenta una occupazione romana dal I al IV sec. d.C.
La Masseria deve il suo toponimo all’antica famiglia omonima, estintasi nella seconda metà dell’800 della quale campeggia lo stemma all’ingresso della struttura, raffigurante un elmo sovrastante una penna ed una spada incrociate.